Il romanzo non è da buttar via, poi è
scorrevole. Insomma la storia, come si dice, fila. Certo, lo si può
criticare su vari punti. Ad esempio si può contestare il fatto che
non sia un romanzo di fantascienza ma un horror, perché i
negromanti senza-tempo della storia, oltre che negromanti (cioè
predicono il futuro e fanno altre cosette gesticolando con le
interiora dei cadaveri), sono anche capaci di manipolare il tempo, per
non parlare del fatto che riemergono dalle loro fosse dopo
quattrocento anni di tumulazione. Qualcun altro potrebbe obiettare
che c'è troppa violenza esplicita e che questa violenza riguarda
soprattutto i bambini, allo scopo di rendere più cruenta l'attività
dei negromanti senza-tempo i quali si nutrono appunto di fanciulli
indifesi. Altri ancora potrebbero storcere il naso riguardo al fatto
che uno dei protagonisti si costruisce di punto in bianco un carro
armato col quale andrà indisturbatamente a caccia di stregoni. Ciò
detto, il romanzo si fa leggere, in uno o due giorni è finito, ed è
scritto con esperienza. Si percepisce un certo umorismo di fondo,
nonostante la drammaticità di molte scene. Lungi da me gridare al
capolavoro, ma la lettura non è stata male. E va bene, i personaggi
non sono approfonditi psicologicamente eppure fanno la loro modesta figura. Del resto è un horror leggero, direi piuttosto un horror di
azione, molto cinematografico (come ammette lo stesso Forlani
nell'intervista finale), niente a che vedere con il raffinato stile
lovecraftiano. Certo, immaginare che ci siano esseri votati al male,
negromanti infantofagi che controllano il mondo con la finanza
causando tutto ciò che di malsano avviene in esso è qualcosa che
procurerà un orgasmo ai peggiori complottisti del pianeta. Altra critica che si può fare riguarda il fatto che il libro durerebbe solo cento pagine se non fosse per le sessanta pagine di racconti horror inseriti alla fine del testo e camuffati come appendice e quindi come ampliamento del romanzo, una scelta probabilmente dell'editore. Insomma è un libro che ha suscitato qualche polemica, soprattutto se si vanno a leggere le recensioni della pagina aNobii dedicata al romanzo. De gustibus.
In questo numero di Urania tutto
italiano c'è un po' di tutto. E' in parte romanzo e in parte
antologia dell'autore, poi c'è un'intervista e due articoli del
curatore di collana, più due racconti, uno sotto pseudonimo Marco
Migliori (sarà una scrittrice?) e uno di Dario Tonani. Non male i due racconti. Parere mio.
LA TRAMA - Se qualcuno fosse
interessato, si può leggere la trama che segue a queste parole. Nel
2012 si verifica una strage in una scuola elementare italiana da
parte di un negromante risvegliatosi dopo circa quattrocento anni
dalla sepoltura. Il tizio si mangia praticamente tutti i bambini, ne
restano vivi tre perché era sazio, e glielo dice pure, "siete
fortunati perché sono sazio". Questi tre bambini sono Rommel
(che è uno pseudonimo), Nauzika (che vive spogliandosi e facendo
cose sconce in webcam), e un altro povero ragazzo che morirà nel
secondo incontro col negromante, vent'anni dopo. Infatti la storia di
cui sto parlando si svolge una ventina di anni dopo la strage del
2012. In seguito si viene a scoprire che i negromanti sono in realtà
moltissimi e sono sparsi in tutto il pianeta e che oltretutto sono
pieni di soldi. A contribuire a questa scoperta ci si mette una
fotoreporter specializzata in disastri. Le vite di queste tre persone
si incroceranno nel tentativo di sgominare la banda di infantofagi,
composta da quattro negromanti, che vive nel paese della scuola
elementare attaccata nel 2012. Il finale fa molto Bruce Willis.
Flavio Alunni
Grazie per la recensione :-) l'ho letta su aNobii e scopro che hai un blog: l'ho aggiungo a quelli che seguo e spero, in futuro, vorrai darmi altre opportunità come autore da leggere :-D
RispondiEliminaIndubbiamente!
Elimina"l'ho aggiunto"... pardon: la stanchezza della giornata di fronte al pc... :-(
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