Non
voglio eviscerare il tema ma semplicemente fare un elenco dei romanzi
più significativi, che ho letto, che mi sono piaciuti e che
rivestono un particolare rilievo nella fantascienza.
Di
questo genere mi piacciono molto i romanzi di J. G. Ballard; sono i
primi romanzi che ha scritto e fanno parte di una serie di romanzi
legati a disastri naturali associati agli elementi naturali:
Aria, Vento
dal nulla
Acqua, Deserto
d’acqua
Fuoco, Terra
Bruciata
Terra, Foresta
di cristallo
Vento
dal nulla (The Wind From Nowhere – 1961). La Terra è
spazzata da un vento che viaggia a molti chilometri orari in modo
persistente, immaginate come dei sopravvissuti possono resistere a
una tempesta di dimensioni globale. I sopravvissuti cercano di
costruire un edificio piramidale che possa resistere alla tormenta.
Romanzo breve ma intenso, l’autore descrive più che bene lo
scenario e gli effetti devastanti del vento.
Deserto
d'acqua (The dronwned world – 1963). La fantascienza da
sempre narra dei problemi dell’uomo, in questo caso si parla del
riscaldamento globale ma nel 1963 (anno di pubblicazione del romanzo)
non era tema conosciuto. L’Europa è sommersa da metri d’acqua, i
protagonisti si aggirano in un clima tropicale con insetti enormi e
rettili, una laguna piena di riflessi e paesaggi onirici.
Terra
Bruciata (The burning world – 1964). Il disastro
in questo caso è una siccità globale e devastante, vista dagli
occhi del protagonista, che segue passo passo il proseguire della
siccità. Un romanzo “on the road” visto che il protagonista e
una manciata di sopravvissuti si recano verso il mare in un ambiente
arido fino al successivo ritorno alla città di origine.
Foresta di
cristallo (The crystal world – 1966). Il romanzo narra
del viaggio del protagonista, Edward Sanders, per risalire il fiume
Matarre in Camerun, per ricongiungersi con i suoi amici a Mount
Royal, assieme al proprietario della barca, un prete e una giovane
giornalista francese. Durante il viaggio scoprono una mutazione della
flora e fauna dove le parti infettate sono ricoperte di concrezioni
cristalline. Gli uomini ricoperti di cristalli sembrano immersi in
stasi temporale. A metà del viaggio incontrano uno scienziato che
studia il fenomeno, il quale è comparso anche in altre parti del
mondo. Alcuni viaggiatori, tra cui il protagonista, raggiungono
infine Mount Royal e gli amici di Sanders, medici del lebbrosario di
Mount Royal che sono infetti del male che stanno curando, alcuni di
loro si lasciano infettare dai cristalli di buon grado.
Qualcuno pensa che
sia il migliore dei quattro romanzi, ma io devo ancora leggerlo, al
momento non saprei fare una classifica, per ora prediligo Deserto
d’acqua.
Morte dell'erba (The death of grass - 1956) di John
Christopher; un virus, il “chung-li”, distrugge completamente le
vegetazione, l’erba e le graminacee, per sopravvivere il
protagonista deve fuggire dalla città cercando di raggiungere una
valle proteggendo la famiglia da predoni e saccheggiatori.
La
risposta a questo romanzo la dà l’autore Ward Moore con Più
verde del previsto (Greener than you think – 1981) dove
il protagonista, un venditore porta a porta, fa provare un
fertilizzante a un suo cliente, il fertilizzante funziona anche
troppo, invadendo in pochi giorni i giardini vicini, paesi e città.
L’invasione del verde continua, vista con gli occhi del
protagonista, persona molto cinica che vede nel disastro possibilità
di profitto. Il protagonista si rifugia in Inghilterra, ultimo
baluardo contro il verde.
Lo
scrittore John Cristopher scrive anche un altro romanzo post
apocalittico: Una ruga sulla terra (A wrinkle in the skin
- 1965), dove il disastro in questo caso è di natura sismica, la
storia inizia dopo un terremoto di proporzione biblica, mari
prosciugati, nuove montagne innalzate, nuovi continenti e ovviamente
tecnologia azzerata, i pochi sopravvissuti devono procacciarsi cibo,
riparo e soprattutto difendersi dagli altri.
Apparso
su Cosmo Oro, La terra sull’abisso (Earth abides –
1949) romanzo di riferimento per il genere post-apocalittico, visto
che è stato scritto nel 1949. Un classico dove il protagonista vaga
per la terra desolata in cerca di sopravvissuti e di cibo. A spazzare
via la quasi totalità dell’umanità è un virus, i scarsi
superstiti che si trovano soli, a differenza di molte altre storie,
devono solo procacciarsi il cibo e riparo dalle intemperie. Il motivo
trainante del romanzo è dovuto non tanto all'immediata sopravvivenza
della specie o dei pochissimi sopravvissuti rimasti ma nel non far
cadere questi in una barbarie che potrebbe durare millenni, infatti
il protagonista, che trova altri disperati come lui e formano una
comunità, cerca in tutti i modi di prevenire questa eventualità,
insegnando ai figli e nipoti come usare arco e frecce, armi, creare
strumenti, pozzi e cosi via.
Un
romanzo che si svolge molto dopo la catastrofe, in questo caso una
guerra planetaria tremenda, dove i superstiti si raccolgono in
villaggi o fortezze per difendersi da predoni, è Il simbolo della
rinascita (The postman – 1985 – Premio Locus). Il
protagonista trova una divisa da postino con tanto di borsa
portalettere e pensa di ottenere riparo e cibo con la scusa di
consegnare la posta, effettivamente ci riesce ma il suo escamotage
però lo porta a consegnare nuove lettere di villaggio in villaggio e
col tempo diventa un simbolo di unione, riaffermando il Servizio
Postale grazie anche a dei giovani che vogliono seguire la sua
strada. Il postino dovrà scontrarsi con chi non gradisce questo
simbolo di unione tra i villaggi.
Questo
tema non è nuovo nella fantascienza, vi ci sono cimentati anche
scrittori famosi come Mary Shelley con L'ultimo uomo (1826),
M. P. Shiel con La nube purpurea (1901) e Jack London con Il
morbo scarlatto (1912), oltre a tanti altri.
Ovviamente
la fantascienza apocalittica è un genere che si trova in abbondanza,
questi che ho menzionato sono quelli che più mi hanno colpito ma ce
ne sono tantissimi altri, non mi sono dimenticato di romanzi come Io
sono leggenda di
Richard Matheson o Cronache
del dopobomba di P. K.
Dick, oppure del recente Metro
2033 di Dmitry
Gluchowsky da cui è scaturito l’universo Metro 2033 dove si è
cimentato anche il bravissimo Tullio Avoledo con Le
radici del cielo e La
crociata dei bambini.
Penso di fare un secondo post approfondendo il tema aggiungendo
anche questi romanzi.
Post interessante. Grazie per le segnalazioni. Non conoscevo Più verde del previsto e intendo leggerlo al più presto.
RispondiEliminaCi fa molto piacere! :-)
RispondiEliminapost interessante che necessita di almeno una precisazione: ward moore è morto nel 1978, va bene essere autori di fantascienza, ma pubblicare tre anni dopo la morte... (più verde del previsto, 1947)...
RispondiEliminasi potrebbero aggiungere milioni di altri romanzi,
per vero affetto cito:
il giorno dei trifidi
tutti a zanzibar
un cantico per leibowiz
Spettacolare l'ultimo.
EliminaGrazie per le segnalazioni e mi scuso per gli errori, di cui mi assumo tutta la colpa.
RispondiEliminaMa soprattutto grazie per i suggerimenti.
Anzi se ne avete altri, mi fa piacere.
Foresta di cristallo - non so se possa essere definito il più bello, ma il più 'inaspettato' si. Ti aspetti un ordinario quarto elemento e invece ti ritrovi a meditare sulla vita, lo spazio e il tempo. Si, forse in fondo è il più bello ...
RispondiEliminaSe ha suscitato in te quelle sensazioni, non c'è altro da aggiungere.
EliminaQuando ho letto Morte dell'erba avevo circa 13 anni e lo ricordo ancora come fosse ieri A quel tempo dissero che questo libro,in America avesse fatto aumentare la vendita delle armi!
RispondiEliminaCome disse qualcuno, è la vita che imita l'arte!
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